Ci sono tante storie e destini nella storia dell’oro della Lapponia quante sono le persone nei campi d’oro. Una parte di queste leggende viene ricordata meglio delle altre. 

  

I fratelli sami, Uula, Niilo e Veikko Ranttila partirono con entusiasmo dei giovani nell’agosto 1945 lungo il fiume Lemmenjoki per cacciare, pescare e cercare d’oro. Provenienti dal fiume Inari, i luoghi di Lemmenjoki li erano familiari. Chiesero consiglio a Kaapin Jouni, che conosceva molto bene i giacimenti d’oro. “Il principe delle renne” raccontò delle proprie esperienze e delle tracce d’oro, e i fratelli ascoltarono attentamente. Dopo aver lasciato la casa di Jouni, scavarono con ardore da queste posti consigliati e le padelle erano in uso attivo. A settembre, i giovani trovarono  circa 30 grammi dell’oro a valle di Morgamoja, senza altre attrezzature che le padelle. Tra questo oro c’erano anche pepite chiaramente più grandi, dopo la metà di settembre trovarono le pepite da 3 e 5 grammi. I fratelli continuarono a estrarre l’oro alla fine di settembre e decisero di tornare nello stesso punto aurifero la prossima estate. Nell’estate del 1946, gli altri cercatori d’oro arrivarono a Morgamoja. La notizia della scoperta dell’oro di Lemmenjoki si era diffusa in tutta la Finlandia.

Un uomo sami, Gabriel Annanpoika Aikio o Annan-Kaapi costruì una casa di legno in ​​un prato nella delta del fiume Appisjoki, che scorre giù al fiume Ivalojoki. Negli anni 1930 Kaapi traslocò a Lemmenjoki, perché la sua casa ad Appisjoki era troppo vicina alla riva e c’era la minaccia delle inondazioni primaverili. In questo luogo sono rimasti i resti della sua casa, ma anche una leggenda del tesoro d’oro nascosto. Secondo la leggenda presenta Kaapi, che vendeva carne di renna, altro cibo e forse prodotti artigianati per cercatori d’oro e prendeva i pagamenti in oro. In letto di morte, disse ai suoi cari di aver nascosto l’oro in una pentola tra due pietre piatte sulla strada. L’altro che sentì questa storia morì a causa della influenza spagnola che imperversava in Lapponia. Ma l’altra ascoltatrice, Anna Paadar, trovò questo tesoro, ma la lasciò stare perché aveva paura dei fantasmi. L’oro è stato cercato anche sul sentiero per la stazione di Kultala dal fiume Appisjoki, che si dice sia il luogo più sicuro di questo tesoro. Secondo la leggenda che gira nella famiglia, la pentola d’oro si trova sulla strada per Hammasjärvi. Fino ai nostri giorni nessuno ha trovato l’oro nascosto.

  

Lapin Kulta “L’oro della Lapponia” è oggi meglio conosciuto come una marca di birra, ma in origine, Lapin Kulta era una compagnia mineraria degli anni 1920 e aveva piani ambiziosi per i campi d’oro della Lapponia. Questa impresa è stata fondata nel 1924 da un gruppo di capitani d’industria della città di Tampere, e tra gli azionisti c’erano così operai come grandi uomini d’affari. L’impresa fondata insieme ai numerosi capitani d’industria per sviluppare l’attività mineraria in Lapponia è stata davvero un evento speciale nella storia dell’industria finlandese. Oy Lapin Kulta Ab fece grandi investimenti, che però non produssero profitti sufficienti e l’impresa è fallita. L’operazione terminò ufficialmente nel 1927, quando il capo Haarla ripagò i debiti. Nell’impresa lavorarono figure colorate, tra le più famose Heikki Kivekäs – il leggendario capo squadra dei campi d’oro. Quest’uomo lavorò come direttore tecnico di Lapin Kulta Oy.